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Empatia e Compassione, cosa sono e a cosa servono?

Aggiornamento: 6 mag 2020

Per tanti, queste due parole, sono una lingua strana.



Iniziamo dai significati:

  • L’empatia è la capacità di comprendere appieno lo stato d'animo altrui, sia che si tratti di gioia, che di dolore. Il significato etimologico del termine è "sentire dentro", ad esempio "mettersi nei panni dell'altro".

  • Sentimento di pietà verso chi è infelice, verso i suoi dolori, le sue disgrazie, i suoi difetti; partecipazione e riconoscenza delle sofferenze altrui.

Quasi tutti conoscono o hanno sentito parlare di empatia, ma la compassione?


In giro per internet trovi un po' di tutto, ma a mio modesto avviso, il video che vi propongo qui sotto è una soluzione accurata. Da lì discuteremo perché abbiamo bisogno di queste due "soft skill".

Bene, ma la compassione?


"Non so quello che provi, non ci sono mai passato e non conosco quel posto buio, ma capisco che ci sei. Capisco che, anche se non conosco quel posto buio (mi riferisco alla scena del video), tu ci sei e lo rispetto."



Riconosco i tuoi sentimenti (non giudico - non fingo di partecipare al tuo dolore - non li ignoro), so che ci sono, so che non li capisco, e li rispetto.


Dico la verità, raramente ho trovato persone che, anche se non si riconoscevano del mio stato d'animo, lo rispettassero.


"Passerà", "Vabbè ma perché è così grave?", "Non stai esagerando?"... aspetta, questa è la mia preferita "Non è mica una tragedia, calmati".


Se non ci sei passato e sai cosa si prova (Empatia), non riesci a concepire quel sentimento.


Un buon manager deve essere compassionevole. Non puoi sempre sapere esattamente cosa provano le persone attorno a te, accettalo, riconoscilo, e rispetta la loro differenza.


Mi ricordo I. (accontentatevi dell'iniziale) e la sua disperazione per non aver eseguito un test alla perfezione. Io non sono una perfezionista, e non capii. "Non è perfetto ma è ottimo!" mi ritrovai a dire. Lei mi fissò con i lacrimoni della serie "Ma non capisci?"... ero un filo sconcertata, non potei mettermi nei suoi panni, proprio no... Ci misi qualche secondo in più per trovare le parole e poi dissi "Mi sa che ci tenevi a fare tutto perfetto. Non sono come te, ma se ci stai così male, per te deve essere davvero importante, mi dispiace..." - ecco la compassione. Se avessi cercato di sminuire l'importanza del test, avrei solo peggiorato la situazione.


Capire, comprendere ed accettare le diverse idee e sentimenti dei tuoi subordinati è alla base di una vera relazione di fiducia. Non indurli mai a pensare "Ma tanto non capirebbe!"

Fatemi sapere la vostra opinione, lasciate un commento o contattatemi in privato qui, oppure su Twitter, oppure su Insta, o una semplice mail, insomma, dove vi va, ma non fatevi scrupoli a condividere quello che pensate o fare qualche domanda!

- ML


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